Cantu a tenore
Il canto a tenore è un sistema per fare musica praticato nei paesi del centro Sardegna. Si tratta di un canto polivocale realizzato da quattro cantori che cantano formando degli accordi: Bassu, contra, boghe e mesu boghe. Cio che caratterizza il canto a tenore rispetto ad altre forme di canto a più voci è la presenza nel coro delle voci con emissione gutturale, tali infatti sono sono bassu e contra (e in molti paesi anche la mesu boghe) e ciascuna di esse ha una specifica tecnica di emissione gutturale e quindi un suono specifico e caratteristico. La boghe ha il ruolo di solista del coro a tenore, è la boghe che intona il canto e gli altri tre cantori la seguono utilizzando le loro voci gutturali come veri e propri strumenti musicali, emettendo suoni privi di significato semantico, senza pronunciare il testo verbale del canto (solo in alcuni casi eccezionali i tre cantori "su tenore" pronunciano il testo verbale, sui tratta del canto dei gosos e di altre rare forme di canto di alcuni specifici paesi). In sardo "cantare a tenore" significa cantare (sa boghe) accompagnati da "su tenore" ovvero dal coro a tre voci gutturali (bassu, contra e mesu boghe) così definito. Il termine tenore indica infatti l'intero gruppo dei quattro cantori, ma più nello specifico il trio delle voci gutturali che accompagnano la boghe. "Tenore" è un termine della lingua sarda che non deve essere confuso con il medesimo termine in lingua italiana che invece indica un solo cantore. In lingua sarda i plurali dei nomi si realizzano aggiungendo una "s" al singolare, quindi "unu tenore" indica un gruppo di canto ossia un intero coro, mentre con l'espressione "duos o tres tenores" si indicano due o tre gruppi di canto (e non due o tre cantori). Il canto a tenore è la veste musicale della poesia sarda, la maniera più diffusa per dare voce alla poesia orale e alla poesia scritta della tradizione sarda. Il tenore accompagna inoltre, con i suoi accodi gutturali, il canto dei poeti improvvisatori della gara di poesia logudorese (ma si potrebbe assimilare al tenore anche l'accompagnamento con i soli bassu e contra dei mutetus improvvisati della "cantada campidanesa"). La modalità di canto più diffusa per l'interpretazione dei testi poetici è la cosiddetta "boghe 'e note" (canto notturno, detto anche boghe sèria). Il canto a tenore è anche musica da ballo, una delle forme più antiche di accompagnamento dei balli sardi, in uso anche ai giorni nostri con i canti detti "a boghe 'e ballu". A tenore si cantano anche i mutos, una forma di poesia caratteristica della Sardegna, con una modalità di canto che è definita proprio "mutos a tenore". Ma il canto a tenore ha anche un suo repertorio legato al sacro ed esistono in molti paesi del versioni a tenore dei gosos, canti devozionali dedicati ai santi o alla Madonna o in alcuni paesi anche dei gosos che accompagnano i riti della settimana santa. La pratica del canto a tenore è presente oggi in oltre sessanta paesi e ciascuna comunità ha elaborato e mantenuto una propria tradizione di canto con un proprio stile, definito "moda". I tenores, ovvero i gruppi di cantori sono composti esclusivamente da cantori del paese e cantano esclusivamente i canti della propria comunità nel loro stile caratteristico. Cantare a tenore significa proporre sempre un nuovo canto, associando di volta in volta parole e musica utilizzando gli schemi della propria tradizione locale secondo il proprio stile individuale o di gruppo. La boghe guida il canto ma è dall'ascolto degli altri cantori che trae l'ispirazione per realizzare e proporre le sue variazioni. In questo senso il canto a tenore può essere assimilato a una forma d'improvvisazione musicale legata all'interpretazione della poesia.