SA CORTE DE IS ARTIS

Terza edizione 2018

Il Coordinamento CAMPOS organizza la terza edizione de Sa Corte de is Artis, una manifestazione-evento incentrata sulle pratiche poetico musicali di tradizione orale della Sardegna.

Premessa

La prima edizione del giugno 2016 aveva quale obiettivo principale quello “fondativo” ovvero chiamava a raccolta tutti i principali protagonisti del mondo poetico musicale di tradizione orale isolano al fine di unire le forze per intraprendere un percorso che, partendo dalla presa di coscienza del valore assoluto di questi beni culturali immateriali, vedesse musicisti e cantori protagonisti attivi all’interno delle loro comunità e dell’intero territorio regionale. Alla prima edizione avevano partecipato oltre cinquecento artisti, di tutte le nove arti rappresentate in CAMPOS, insieme a studiosi, giornalisti, operatori culturali, insegnanti e centinaia di altri sardi che hanno condiviso quel momento fondante e lo spirito di partecipazione comunitaria che CAMPOS intendeva stimolare attraverso l’evento.

La seconda edizione del dicembre 2017 ha rappresentato un’importante tappa nella quale si è aperta una discussione sul ruolo di CAMPOS nel panorama culturale sardo come elemento catalizzatore di un sistema di collaborazione diffusa tra i cantori e i musicisti, portatori dei beni culturali, e le loro comunità. La manifestazione ha avuto come momento principale proprio quello dell’incontro con i sindaci e le amministrazioni locali, al quale hanno partecipato attivamente anche i due assessori regionali alla cultura e al turismo, il presidente dell’ISRE, professori universitari e numerosi operatori culturali provenienti da tutta l’Isola.

A partire da quella manifestazione CAMPOS ha assunto l’impegno di promuovere la costruzione di una rete di collaborazioni e azioni coordinate “Sardigna, aberimi-mi sa janna” che, partendo dai comuni, coinvolga l’associazionismo sardo e in particolare quello che si occupa dei beni culturali come dei beni ambientali.

Obiettivi e finalità

La manifestazione di quest’anno si pone quali obiettivi principali:

  • Ragionare insieme sulla realtà dei beni culturali immateriali e in particolare delle fasi di passaggio intergenerazionale, quindi dell’apprendimento, che rappresentano il vero centro focale di qualsiasi pratica per la quale si scomodino termini o aggettivi complessi come “tradizionale”;
  • Avviare la costruzione reale della rete “Sardigna, aberi-mi sa janna” e proporre le prime iniziative di collaborazione attiva tra i diversi soggetti.
  • Continuare nel percorso di presa di coscienza del significato che oggi assume il fare poesia e musica di tradizione orale in Sardegna, attraverso il confronto con le istituzioni e gli enti che a vario titolo si occupano di beni culturali immateriali nella nostra isola: ISRE, Università, Labimus, Musei e Case della Cultura.
  • Collaborare con le istituzioni ecclesiastiche per favorire tutte le espressioni culturali di tradizione orale connesse con i riti dell’anno liturgico che, operando sia all’interno che all’esterno delle organizzazioni confraternali, rappresentano un’importantissima espressione della religiosità del nostro popolo. Appoggiare le recenti iniziative della chiesa sarda, volte a ottenere il riconoscimento della celebrazione liturgica della santa messa in lingua sarda.

Attività previste

La manifestazione avrà luogo sempre a Solarussa, nel centro comunale di San Gregorio, nelle giornate del 15 e del 16 dicembre 2018.

Articolazione della manifestazione

La mattina di sabato 15 dicembre sarà dedicata al primo dei tre obiettivi generali, ovvero allo scambio intergenerazionale e all’apprendimento.

Alle 9:30 Atòbiu cun sas iscolas.

Un incontro al quale sono invitate tutte le scuole della Sardegna che in questi ultimi anni hanno realizzato dei progetti didattici incentrati sulle arti di tradizione orale e/o sulla lingua sarda. Le scuole, i ragazzi stessi e i docenti, avranno modo di presentare i loro lavori, raccontare le loro esperienze ed evidenziarne i punti di forza o al contrario le criticità. Si porrà l’accento sull’importanza della collaborazione reciproca e sullo scambio delle esperienze e dei materiali didattici prodotti, nonché sul ruolo che gli artisti in prima persona possono proficuamente svolgere per aprire le scuole al territorio e alla cultura poetica e musicale della Sardegna.

Alle ore 11:30 Is iscolas de is artis.

Questo incontro dibattito vedrà invece al centro della discussione le scuole di musica, di canto e di improvvisazione poetica, che numerosi artisti hanno portato avanti in questi ultimi anni in tutto il territorio regionale e che sono dedicate allo studio delle diverse arti di tradizione orale indirizzato alla formazione di giovani musicisti, cantori e poeti.

Prima, durante e dopo questo incontro i giovani artisti avranno modo di farsi apprezzare attraverso esibizioni e laboratori didattici esemplificativi.

Dopo la pausa pranzo

Alle ore 15:30 Sa retze de is artis.

Conferenza – dibattito sulla costituzione della rete regionale “Sardigna, aberi-mi sa janna”. All’incontro sono invitati i comuni sardi e in particolare quelli hanno mostrato maggiore interesse per le tematiche della salvaguardia delle pratiche poetico musicali di tradizione orale; le associazioni che si occupano di beni culturali e di beni ambientali, gli operatori culturali, gli enti preposti alle politiche culturali in Sardegna. Al termine dell’incontro sarà possibile sottoscrivere una sorta di protocollo d’intesa che, a larghe linee, formalizzi l’impegno comune e la fattiva collaborazione in rete.

Dalle ore 17:00 Musica, canti e danze fino a sera.

Musicisti e cantori delle diverse arti e di tutte le età si alterneranno con le loro esibizioni in un ininterrotto spettacolo di suoni, canti e poesia.

La giornata di domenica 16 dicembre

Alle ore 9:30 sarà celebrata la Messa Cantata accompagnata dai canti dei cuncordos delle diverse comunità. Alcune parti, come consentito dalla Chiesa, saranno celebrate in lingua sarda.

Alle ore 11:00 al termine della Santa Messa ci sarà una processione che dedicheremo a San Gregorio, titolare della chiesa e del parco che ospita la manifestazione, a sant’Antioco, patrono della Sardegna, e alla Madonna per la grande venerazione di tutti i sardi verso la Madre di Gesù Cristo.

La processione sarà accompagnata dal suono delle launeddas, dai canti delle confraternite e dal rosario cantato.

Alle manifestazioni religiose saranno infatti invitate a partecipare le confraternite sarde, le donne e gli uomini che nelle diverse comunità isolane usano innalzare al cielo i tradizionali canti di preghiera in lingua sarda.

È nostra intenzione coinvolgere il canale televisivo TV2000 affinché si organizzi una trasmissione in diretta nazionale della messa e della processione. Altrettanto sarà proposto alle diverse emittenti locali per la diffusione a carattere regionale, e alle web-TV per una diffusione in streaming.

Nel pomeriggio

Dalle 15:30 Presentatziones

Nelle diverse aree del parco di San Gregorio si terranno presentazioni di lavori di studio e ricerca, di progetti, di pubblicazioni, di film e altro, tutti incentrati sulle 9 artes poetico musicali riunite in CAMPOS.

Uno spazio sarà dedicato alle attività promosse dall’ISRE, dalle Università sarde e dal LABIMUS, dalle Case della Cultura e dai Musei che oggi in Sardegna si occupano anche di cultura immateriale.

A partire dalle 17:00 e fino a sera

Musica, canti e danze. Con gli artisti di CAMPOS.

L’intero spettacolo è incentrato sulle varietà espressive delle tradizioni locali, ovvero quelle delle singole comunità o di ristrette aree geografiche. Anche il tema dell’improvvisazione poetica sarà il medesimo al fine di mostrare la grande ricchezza sia qualitativa che quantitativa delle pratiche poetico musicali della Sardegna.

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